lunedì 31 gennaio 2011

Trasforma La Tua Passione In Un Business Online

Ho progettato il POP Campus Online per realizzare un mio sogno personale: Dare aiuto a chi desidera fortemente utilizzare il potenziale offerto da Internet per poter trasformare la sua passione in un "servizio" di valore online
Robin Good
Cos'è

Un corso online all'interno della Robin Good University, ideale per:

fornire le competenze necessarie per costruire un servizio web di valore a chi non ha forti conoscenze tecniche

apprendere quanto necessario a sviluppare una comunità di fans interessati a supportare e acquistare prodotti o servizi creati su misura.


Per chi è?

Per chi sente che Internet potrebbe essere la strada giusta per trasformare un proprio interesse o passione personale in un piccolo business di successo, ma non sa da dove cominciare.

Per coloro che hanno esperienza o know-how e vogliono convertirle in un servizio, un sito web, un prodotto o un canale informativo che sia auto-sostenibile online nel futuro.

Per quelli che già comunicano e pubblicano online, ma necessitano di una strategia più efficace nel raggiungere un pubblico più ampio, nello sviluppare un seguito fedele, e nell'accrescere i ritorni economici.

Per chi lavora per un azienda che desidera aumentare la propria visibilità e potenzialità di mercato dando reale valore, creando una comunità di fans ed offrendo servizi e prodotti su misura per le loro esigenze.

Leggi dall'autore

nb:per me è il n.1


Come creare una Facebook fan page di successo?

In cerca di ispirazioni per la costruzione di una fan page di Facebook che funzioni?
eMarketer ha pubblicato le 10 fan page di maggior successo, ordinate in base al numero di fan: in vetta alla classifica spiccano YouTube, Coca-Cola e Starbucks (il quale ha adottato un strategia di successo anche su Twitter).
Più che di pagine fan si tratta di veri e propri siti, attraverso i quali le aziende generano partecipazione da parte degli utenti.

Cosa rende una fan page degna di un “Mi piace” da parte degli utenti? Secondo l’agenzia di Social Media Marketing Cone, il 77% degli utenti desidera ricevere incentivi attraverso gli account dei social media, come ad esempio notizie di promozioni, codici sconto, prodotti in anteprima. Il 28% è alla ricerca inoltre di intrattenimento, obiettivo spesso raggiunto attraverso giochi interattivi.
Per avere successo una fan page non deve mirare solo a far cliccare quanti più utenti possibili su “Mi piace”, ma soprattutto deve avere l’obiettivo di generare la partecipazione dei fan stessi. Engagement, interesse e connessione costante fanno sì che i fan tornino a visitare una pagina fan di Facebook.

Coca-Cola ad esempio nel 2010 ha investito in una campagna Social Media durata un anno intero: si tratta di Expeditio206, una viaggio nei 206 paesi del mondo in cui la celebre bibita è venduta, che ha visto protagonisti tre ambasciatori di “felicità” (consentitemi le virgolette!). La loro missione era infatti portare ottimismo attraverso Coca-Cola.
La campagna è stata lanciata solo attraverso i canali social dell’azienda, generando molta partecipazione da parte dei fan del celebre marchio, che hanno seguito con interesse i reportage dei 3 giovani ambassadors.

Leggi dall'autore


Streaming musica: servizi migliori a confronto

Streaming musica: servizi migliori a confronto

La musica in streaming è destinata ad abbracciare una buona fetta del comparto multimediale su Internet: i servizi e le tendenze.

La musica online è destinata ad avere diffusione sempre maggiore: scelta illimitata, costi contenuti e nicchie specializzate di prodotto permettono a questo segmento di mercato di essere sempre in auge. E non parliamo solo di musica da scaricare: stiamo asserendo di musica da ascoltare in streaming, una “radio digitale” globale con funzioni di personalizzazione fruibile da qualsiasi dispositivo, fisso o mobile, connesso alla Rete.

Soluzioni decisamente interessanti che eliminano diversi limiti, primo fra tutti il cospicuo spazio di immagazzinamento richiesto ai dispositivi mobili per disporre di un catalogo musicale consistente. Ma quali sono i servizi musicali più utilizzati, su cosa si concentra la scelta dell’utenza, oggi, su Internet? Le ricerche parlano chiaro: sebbene iTunes faccia ancora la parte del leone (download di file musicali), il futuro è concentrato sui servizi che offrono musica in streaming. La prima novità del settore è rappresentata da Sony Music Unlimited, il portale di musica in streaming di Sony che permetterà di accedere ad un catalogo musicale composto da oltre 6 milioni di pezzi. Il costo dell’abbonamento è diviso in Basic e Premium: l’abbonamento Basic costa 3,99 euro mensili, il Premium 9,99 euro. Il limite principale (per il momento) è il suo accesso limitato solo ai prodotti Sony come PlayStation, TV BRAVIA e notebook Vaio. In futuro sarà accessibile anche da altri terminali.
Sul mercato europeo, intanto, è arrivata una novità: si chiama mSpot ed è un servizio (ancora in beta) che supporterà terminali fissi Mac e Windows. La versione mobile è per adesso limitata ai sistemi operativi Android e iOS (nelle loro ultime versioni). Il servizio mSpot può essere considerato come il primo concorrente di Spotify, un servizio analogo disponibile per ora in poche nazioni europee.
Ma la musica in streaming ha anche un altro, e più potente, canale di diffusione: il video. I video musicali in streaming (come i video musicali su YouTube) rappresentano in Italia uno dei modi più usati per ascoltare musica su Internet, ed uno dei modi più usati per effettuare il download di file (grazie a servizi di audio ripping). Gli operatori musicali e delle telecomunicazioni italiani hanno capito che questa via poteva rappresentare un’alternativa all’audio puro e si sono adeguati di conseguenza: le trasmissioni di video musicali in streaming sono aumentate sui maggiori portali, stabilizzando la tendenza sulla richiesta on demand.

Autore: Paolo De Feo


Startup e Idee

Aspettare che venga una buona idea è il modo più sbagliato per lanciare un’azienda, e questo atteggiamento, tipicamente, non crea una startup.

Le startup non lavorano su grandi idee, ma sono alla ricerca di fare incessantemente cose per i clienti.

Inizia con l’azienda. Non iniziare con l’idea

Appena inizi a lavorare sulla tua “buona idea”, capirai facilmente che nessuno la vuole utilizzare. Ciò significa stare fisso sul prodotto (e in quel mercato) fino a quando qualcuno lo vorrà. Molti “side project” o tool usati internamente sono esempi di ciò, e si sono successivamente trasformati in grandi prodotti o in grandi aziende.

Blogger, sviluppato da Pyra Labs, era uno strumento interno. Github, da tool interno, è divenuto una startup. Yammer è uscito da Geni. Groupon è uscito da thePoint. La chiave di tutti questi esempi è che gli imprenditori sono partiti con l’azienda, non con l’idea. E’ più importante fare qualcosa, qualsiasi cosa, che aspettare e non fare nulla (nella speranza di trovare l’idea per qualcosa di grande).

Se è così ovvio, perché qualcun’altro non l’ha già fatto?

C’è una carenza di grandi idee che aspettano solo che qualcuno le metta in pratica.

Focalizzati su un grande mercato, non su una grande idea

Un grande mercato ha sempre delle grandi opportunità. Anche se la prima idea che hai avuto è orribile, arriverai a conoscere il mercato e i suoi bisogni, e potrai tirar fuori qualcosa di buono al secondo tentativo. Al contrario, una buona idea in un mercato orribile spesso fallisce. Don Valentine, il leggendario fondatore di Sequoia Capital (fondo d’investimento che include Cisco, Apple, Atari, Oracle e EA) dice sempre che il mercato è la prima cosa che conta per lui. Josh Koppelman definisce i grandi imprenditori come “missili termosensibili”, per come sono in grado di seguire il loro target/mercato anche se inizialmente sembra che non si sia. La startup sono esattamente questo.

E’ tutta una questione di esecuzione

Non appena hai una buona idea, almeno altre 5 persone la hanno nello stesso momento. Questo è il motivo per cui varie aziende partono più o meno simultaneamente: vedi ad esempio Instagr.am, PicPlz, Mopho.to e PicBounce (nell’ambito della condivisione di foto).

La prossima volta che ti fermi per “aspettare una buona idea”, non fermarti. Vai e fai qualcosa, per esempio una brutta idea per un grande mercato, o una piccola idea per un prodotto che ti serve. Persevera e insisti, e alla fine potrai scoprire che una cattiva idea può trasformarsi in una società davvero ottima.

Ma attenzione: durante il cammino potresti farti distrarre da nuove idee, che nulla hanno a che fare con la tua idea di partenza. E se, come Sirene, le starai ad ascoltare, il tuo viaggio cesserà di fare progressi e rischierai di schiantarti sugli scogli.

Leggi dall'autore


Soluzioni per il problema dei contenuti duplicati

Nonostante Google abbia assicurato di avere strumenti abbastanza intelligenti da capire la migliore pagina da visualizzare nella SERP qualora sia costretta a scegliere da una lista di contenuti duplicati, questo problema, lato SEO, porta sicuramente delle conseguenze negative.

Se leggete questo blog da un pò di tempo (tiratona d’orecchi in caso contrario eh eh) avrete notato come in passato l’argomento é stato affrontato sia nell’elencare strumenti utili per individuare contenuti duplicati e sia parlando in dettaglio del Tag Canonical messo a disposizione in html da Google proprio per questo scopo.

Ciononostante mi sembra utilissimo riprendere questo articolo di SEOmoz in cui sono riassunti i diversi modi per risolvere problemi di contenuti duplicati, le differenze fra le varie modalità e i relativi vantaggi e svantaggi in modo da provare, voi stessi, a giudicare quale sia il metodo migliore da utilizzare per la situazione specifica.



Tag Canonical

Si tratta della soluzione migliore da utilizzare, come sottolineato nell’articolo dedicato, quando diversi path conducono allo stesso identico contenuto. Questo accade soprattutto in siti di e-commerce che mettono in vetrina prodotti la cui pagina é raggiungibile da diversi path o tramite varie ricerche oppure può accadere utilizzando alcuni CMS che creano, nelle URL, alcune variabili poco utili come nell’esempio sottostante o altro :

http://www.example.com/path/file.php?var1=x&var2=y
http://www.example.com/path/file.php?var2=y&var1=x


Redirect 301

Soluzione decisamente più specifica nel caso di pagine raggiungibili allo stesso modo con o senza il www (www.example.com e example.com) o in caso di trasferimenti di domini o di semplici contenuti. Come sapete, tutto avviene a livello di file .htaccess e a questo link trovate un’ottima guida qualora vi occorra approfondire l’argomento.

Meta Robots NoIndex/Follow

Probabilmente si tratta della soluzione migliore da applicare in un blog o sito web laddove un post é visualizzato più volte (e, quindi, duplicato) in un archivio dove l’utente può ricercare per data, categoria, autore ecc.

In tal caso, il redirect non avrebbe significato né tantomeno lo avrebbe l’inserimento del tag canonical essendoci, nella stessa pagina (come accade spesso nel consultare un archivio), più di un post elencato. Basta pensare ad una ricerca effettuata per autore, ad esempio. Solo evitando l’indicizzazione di queste pagine si evita di avere contenuti duplicati.

Lasciata per ultima, come soluzione, perchè é la più datata e la meno consigliata. I vari search engines che scansionano il file robots.txt potrebbero trovare al suo interno URL bloccate e da non indicizzare. Si tratta, come é intuibile, di una soluzione drastica a dir poco e il problema potrebbe nascere qualora le varie url bloccate direttamente da file robots.txt siano linka

Leggi dall'autore


Twitter Delicious Facebook Digg Favorites More